Visto da me: Milan-Lazio 2-0

di MagoMerlino



La Lazio paga l’assenza contemporanea degli unici due calciatori che possono giostrare davanti alla difesa come vertice basso, pur non essendo quello il ruolo naturale di Cataldi e Vecino.

Il loro sostituto, Marcos Antonio, i milanisti se lo sono mangiato come nell’azione del primo gol, che con maggior attenzione da parte del VAR poteva essere annullato.

La Lazio una volta passata in svantaggio esce dalla partita, sempre che ci sia mai entrata, come ormai da consolidata tradizione in questa stagione: nessuna reazione, con Immobile e Milinkovic-Savic a ciondolare per il campo senza offrire il minimo spunto.

Luis Alberto comincia a giocare nell’ultimo quarto d’ora, dove la Lazio crea le uniche due azioni d’attacco degne di nota: Pellegrini tira sull’esterno della rete, Basic liscia a tre metri dalla porta la migliore delle occasioni.

I finali di stagione disastrosi non sono certo una novità.
La rosa è corta e ci sono carenze d’organic: gli incontristi, un attaccante di ruolo e fino a tutto gennaio il terzino sinistro.
Che forse non era da considerarsi la priorità per il “mercato di riparazione”, ma che Tare ha ovviamente ingaggiato.

Che altro debba fare per essere cacciato a calci nel culo non si sa.
Visto oggi in tribuna, sembra non aver mai abbandonato il suo ruolo originale: quello di portaborse di Lotito.

Adesso bisognerà vincere tutte le prossime quattro partite finali, se si vuole difendere il prestigioso secondo posto.

Farsi recuperare, e scendere in classifica anche solo al terzo posto, potrebbe non essere sufficiente per qualificarsi in Champions League.

Votazione: Questo articolo non è stato ancora votato.