Visto da me: Lazio-Inter 3-1
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di MagoMerlino
Vittoria che dà lustro e prestigio a questo inizio campionato, costringendo l'informazione ad autentici giochi di prestigio per far sapere che ha vinto la Lazio senza dire che ha vinto la Lazio.
Squadra ben messa in campo, concreta e lucida in entrambe le fasi di gioco. Primi minuti di inutile possesso palla dell'Inter, con la Lazio che prende campo e comincia a tracciare gioco. Fino al meritato vantaggio sull'asse Milinkovic-Savic - Felipe Anderson, due che fino a quel momento erano stati tra i meno concreti: da questo momento in poi, anche le loro prestazioni personali prenderanno spessore. La Lazio mostra una discreta solidità difensiva, grazie a un Patric in condizioni straordinarie e, molto probabilmente, alla tranquillità che trasmette il fatto di avere un portiere in porta dopo quattro anni, oltre all'abnegazione di Cataldi nel ruolo.
Casuale a inizio secondo tempo (nella foto, ndr) il pareggio di Lautaro. Decisivo poi Provedel a tenere il risultato in parità e dopo, la sbandata accusata per il pareggio interista, Sarri cambia le carte in tavola inserendo Luis Alberto e Pedro. Non avere alternative in panchina in grado di cambiare la partita era uno degli annosi limiti della Lazio, la Lazio contro l'Inter vince grazie alle giocate dei due spagnoli subentrati. Probabilmente non era mai accaduto, quantomeno nell'era dei cinque cambi, che due giocatori della Lazio subentrati segnassero entrambi decidendo la partita.
La Lazio di Sarri non gioca come il Napoli di Sarri, ha giocatori con caratteristiche differenti e il tecnico sta provando a utilizzarle al meglio. Se riuscirà nell'impresa di coinvolgere tutti, facendo capire anche l'importanza di entrare a partita in corso per diventare decisivi e ottenendo 15-16 titolari, a prescindere da chi comincia la partita nella formazione iniziale, avrà fatto un lavorone. Ora bisogna confermarsi: ma le premesse, se sono queste viste contro l'Inter, sono ottime.
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