Visto da me: Lazio-Genoa 4-3
|
di Er Matador
Sembrava Lazio-Milan, è diventata Lazio-Benevento. Vale a dire novanta minuti di un documentario sulla Lazio - meglio: sulle Lazio - di Inzaghi.
Un predominio totale all'insegna della facilità di manovra e della qualità. Una mancanza di concretezza e cattiveria, o semplicemente di killer instinct, nel tradurre il tutto in adeguati termini di punteggio. Lacune al limite del patologico nella gestione del vantaggio, compresi cambi spesso banali o controproducenti. Errori individuali, dove il gol preso da Reina sul primo palo è in buona compagnia.
Di conseguenza, una squadra che deve spesso stravincere nel gioco per vincere di misura nel punteggio. E uno spreco di energie fisiche e mentali fino al novantesimo, laddove c'era la possibilità di disputare la ripresa in pantofole.
A certi livelli serve una migliore ottimizzazione delle risorse.
Quanto a Reina, dopo il suo avvio di stagione, nessuno avrebbe rimesso in porta l'ex titolare. Il problema è che l’ex Napoli è stato gestito male. Il suo periodo di forma andava sfruttato come una preziosa toppa per rimettere in sesto Strakosha, o per acquistare e rodare un titolare più giovane. Invece lo si è spremuto oltre ogni logica, imponendogli una continuità che coi suoi anni sulle spalle non poteva garantire. Col risultato di distruggere lui sul piano fisico e l'albanese su quello psicologico.
|
Votazione: Questo articolo non è stato ancora votato.
|
|
|