Visto da me: Lazio-SPAL 4-1

di MagoMerlino



Buona prestazione della squadra e buone, in alcuni casi ottime, le prestazioni personali dei calciatori.
Inzaghi è costretto dalle assenze per infortunio a inserire Cataldi come fulcro di centrocampo, il ragazzo ottimamente coadiuvato da Parolo ha giocato un'ottima partita, dimostrando di essere all'altezza di giocare in serie A, sembra cresciuto tatticamente e fisicamente, regge meglio i tackle, è dinamico e ha impreziosito la sua gara con un gol da fuori area che non è proprio una consuetudine dalle nostre parti.
Se Cataldi è quello visto contro la Spal è un giocatore utile, un'alternativa valida, sul quale l'allenatore può contare.

Il gioco pur non velocissimo è apparso efficace, la Lazio è riuscita a mettere pressione alla retroguardia avversaria anche attraverso precisi cambi di fronte.
Notoriamente il gioco si sviluppa principalmente sulla parte sinistra del fronte d'attacco Laziale, dove agisce Lulic e dove anche Milinkovi Savic tende a spostarsi, contro la Spal è stato spesso chiamato in causa Patric che agiva sulla destra insieme a Parolo. Lo spagnolo è sembrato più coinvolto nel gioco di Marusic nelle precedenti partite.

Bellissimo il primo gol di Immobile che si coordina perfettamente su un angolo battuto da Cataldi, la Spal pareggia subito grazie ad una accelerazione di Lazzari che supera facilmente Lulic e dal fondo mette il pallone a centro area che passa davanti al portinaio immobile e arriva sui piedi di un indisturbato Antenucci dimenticato da tutto il kit dei centrali di giornata.
Il pareggio spallino è probabilmente l'unica smagliatura di tutta la partita, la Lazio si riporta in vantaggio ancora con Immobile dopo un pregevole lavoro di Caicedo, la conclusione del centravanti è leggermente deviata da un difensore quel tanto che basta a mettere fuori causa Milinkovic Savic, Vania fratello di Sergej.

Il primo tempo si chiude con una clamorosa svista dell'arbitro che nell'ultimo minuto di recupero non si accorge di un evidente fallo subito da Immobile appena prima di entrare in area di rigore ferrarese, sarebbe stata punizione dal limite e probabilmente espulsione del difensore per fallo da ultimo uomo, Immobile era lanciato a rete.
Svista questa che fortunatamente non si è rivelata decisiva, confermando che se sei più forte, non può bastare un errore arbitrale, per quanto clamoroso ed evidente, per fermarti. Poi ovviamente ci sono delle eccezioni.

Nella ripresa la Lazio continua a sviluppare bene il proprio gioco, la Spal fa più possesso ma senza creare eccessivi pericoli alla porta di Strakosha.
Il terzo gol è un gioiello balistico di Cataldi, così come il quarto lo è di Parolo che anticipa in contrasto un avversario e di prima intenzione batte da fuori area il portiere spallino.

La Lazio si conferma squadra che se entra in campo concentrata, consapevole e convinta di proporre il suo gioco, riesce ad avere la meglio sugli avversari, almeno quelli di una certa caratura.
Inzaghi deve lavorare per confermare questo trend e cambiare radicalmente quello che ci vede perdere sempre e costantemente contro le squadre più forti.

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