Visto da me: Udinese-Lazio 1-2
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di MagoMerlino
Inzaghi, smentendo un po' le sue dichiarazioni di routine della vigilia, presenta una formazione inedita, ma risultata molto equilibrata. Fare a meno contemporaneamente di Leiva, Milinkovic Savic e Immobile è apparso un azzardo, soprattutto perchè Correa e Luis Alberto insieme, oltre ad essere una coppia inedita a supporto di Caicedo, non garantiscono adeguato filtro a centrocampo. Ma l'azzardo ha premiato l'allenatore, con una buona prestazione collettiva dei suoi e i meritati tre punti.
La Lazio gioca una partita di sostanza e di sagacia tattica, primo tempo attendista con buon possesso palla e ritmi blandi, non crea moltissimo in attacco, lascia poco ai padroni di casa, quel poco è magistralmente contenuto da Strakosha, migliore in campo per distacco. Dopo dieci minuti nel secondo tempo Inzaghi sostituisce Caicedo, non brillante come contro il Genoa con Immobile e un sempre volitivo, ma arruffone, Lulic con Durmisi. La Lazio aumenta gradualmente la propria pressione d'attacco, realizzando due gol in 5 minuti grazie prima all'estro di Luis Alberto, che calcia magistralmente la punizione dalla quale nasce il gol di Acerbi sulla respinta in affanno di Scuffet, poi a quello di Correa che in area di rigore friulana salta in surplace il diretto avversario e realizza in bello stile il suo primo gol in biancoceleste. Entrambi fino a quel punto non erano stati protagonisti di prestazioni esaltanti, ma si sono comunque dimostrati decisivi per raggiungere i 3 punti.
La reazione dell'Udinese s'infrange sempre su uno Strakosha straordinario tra i pali, battuto solo da una deviazione di Badelj su una scenografica mezzarovesciata in area da un impronunciabile giocatore dell'Udinese, agevolato da una colpevole ritardata chiusura di Wallace. L'Udinese con più di un quarto d'ora a disposizione, 10 minuti di tempo regolamentare e un recupero "monstre" di oltre 6 minuti, prova a stringere d'assedio l'area Laziale, trovando sempre una buona organizzazione difensiva e finalmente quel pizzico di furbizia che consente alla Lazio di spezzettare il gioco, anche a rischio di sanzioni disciplinari, che infatti sono fioccate, ma che ha permesso di non far prendere ritmo ai friulani.
Ora la partita più importante dell'anno.
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