Visto da me: Lazio-Genoa 1-2
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di MagoMerlino
Ballardini, il Genoa è allenato da Ballardini. Il Genoa. Non so se abbiamo ben chiaro CHI ieri ha vinto all'Olimpico, il Genoa di Ballardini.
La Lazio gioca una pessima partita, poca brillantezza, poca precisione, contrasti e palloni perduti a centrocampo a ripetizione, sempre secondi sul pallone, sempre dietro a rincorrere arrancando un avversario. Pandev, no dico, Pandev, a tratti è stato imprendibile. Non può bastare l'assenza di Milinkovic Savic a giustificare il disastro ammirato in campo ieri sera. Inzaghi non è riuscito a trovare una soluzione che è una, per cambiare la partita, anzi i cambi effettuati nella ripresa hanno peggiorato le cose, ad una squadra apparsa stanca, involuta, senza idee, sono stati tolti i laterali di fascia, con il risultato di liberare le fasce ai genoani agevolando di conseguenza gli inserimenti di Laxalt dimostratosi determinante. Prima un preciso rilancio del portiere lo mette in condizione di saltare Caceres e segnare, ma la Var si accorge di una fallo di mano nel contrasto e giustamente annulla, poi Patric si fa anticipare e la Lazio subisce l'ennesimo gol di testa nei pressi dell'area piccola del portiere.
Il Genoa per tutto il primo tempo si è posizionata con 11 calciatori dietro la linea del pallone, intasando completamente il gioco della Lazio. Poco ispirato Luis Alberto che prova qualche velleitaria conclusione da lontano, poco preciso negli appoggi si dimostra anche Leiva. Marusic e Lukaku non riescono a trovare lo spazio per andare sul fondo. Impresentabile a questi livelli si dimostra il giovane Murgia. Quando si sperava in un centrocampista da acquistare a gennaio, il motivo era chiaro, Di Gennaro qualora fosse all'altezza della situazione è sparito, Murgia non è maturo, ci sono da giocare campionato, Coppa Italia ed Europa League.
Nel secondo tempo la trama non cambia, la Lazio cala ancora di più condizione fisica e il Genoa si fa più intraprendente. Il primo gol nasce dall'ennesimo appoggio sbagliato di Murgia verso Lukaku, poi De Vrij al centro dell'area di rigore si perde un pallone di facile controllo e libera al tiro Pandev, per l'ennesimo gol da ex. La reazione della Lazio porta al pareggio Parolo che di precisione sfrutta un assist di Caceres, poi i cambi di Inzaghi smontano definitivamente la squadra, Nani evanescente, Felipe Anderson irritante. Nell'unica azione in profondità che consente ad Immobile di tirare verso la porta Genoana, l'attaccante impegna Perin che respinge corto a centro area, dove non c'è nessun Laziale pronto a ribadire in rete, Felipe Anderson è tranquillamente fermo sulla tre quarti, lo sguardo di incredulità di Immobile verso il compagno la dice lunga. Poi Laxalt e il disastro, a quel punto, annunciato.
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