Visto da me: Milan-Lazio: 2-1
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di Mago Merlino
Gattuso, il Milan è allenato da Gattuso....... Il Milan è riuscito per oltre un ora a mettere costantemente in difficoltà la Lazio, che da parte sua non è mai riuscita a imporre il suo gioco, se non nel finale quando i padroni di casa erano in evidente riserva. Suso per lunghi tratti della partita è apparso imprendibile, l'esatto contrario di Luis Alberto, Milinkovic Savic e poi Felipe Anderson.
Milanisti più dinamici, concreti, concentrati, spesso in grado di infilare in velocità anche due Laziali in dribbling, per ritrovarsi in campo aperto e costringere i Laziali a caricarsi di ammonizioni, che porteranno a due squalificati per la prossima contro il Genoa e diversi in diffida, tanto che Inzaghi per evitare di doversi inventare completamente tutto il centrocampo, si vede costretto a sostituire Leiva per salvaguardarlo dall'ammonizione e relativa squalifica.
Persistono i problemi in difesa, la Lazio subisce due gol nell'area piccola che normalmente è proprietà del portiere, invece sistematicamente arrivano traversoni sui quali Strakosha non esce mai, i compagni poi perdono le marcature e a quel punto c'è solo da sperare che l'avversario sbagli. Il primo gol è irregolare, ma a parte tutti i discorsi sulle VAR, il problema nella sua integrità si comprende dopo, nelle dichiarazioni di Strakosha, lui il portiere che sta di fronte all'avversario che sospinge in rete il pallone con il braccio e non con la testa, non lo ha visto! Cosa stava guardando dal momento che non è uscito incontro al pallone che stava arrivando nella "sua" area? Se DeVrij non è in giornata e la difesa sistematicamente va in affanno, significa che gli altri centrali non sono competitivi ai massimi livelli, non potendo neppure godere di una perfetta copertura da parte del centrocampo, che in questa partita dimostra di non possedere il passo e la dinamicità degli avversari. La Lazio fatica a recuperare palloni a centrocampo e riperde il pallone, una volta conquistato, con troppa velocità, questo non gli consente di costruire gioco con continuità e mettere sotto pressione l'avversario.
Nel primo tempo la Lazio crea poco, ma riesce comunque a realizzare un pregevole gol per il pareggio con Marusic, ottimo solo in questa azione e prende una traversa con Luis Alberto e anche per lui è l'unico bagliore in una prestazione al di sotto dei suoi recenti standard. Nel secondo tempo il Milan nell'ultima mezz'ora cala vistosamente, i cambi di Inzaghi non riescono ad incidere a sufficienza, la Lazio aumenta il possesso del pallone e crea almeno tre potenziali occasioni da rete, una è solare, basterebbe spingere il pallone, servito da Felipe Anderson in rete, ma Lulic, che pure di certi gol è un esperto, sbaglia la più facile delle occasioni. La Lazio dovrebbe trovare continuità e concretezza nella sua azione alla ricerca del pareggio, ma continua a perdere troppi palloni per superficialità, un esempio per tutti: il pallone perso a pochi minuti dalla fine da Felipe Anderson e Milinkovic Savic che in zona d'attacco regalano agli stremati milanisti un pallone sulla rimessa in gioco da fallo laterale. Da quel momento la Lazio non riusirà più a mettere pressione alla difesa rossonera.
I risultati delle dirette concorrenti in classifica attenuano i danni di questa sconfitta, la Lazio si è giocata un jolly, perchè le posizioni restano presso chè invariate, purtroppo si perde il contatto con chi precede, sarebbe stato interessante rimanere in scia.
La partita ha messo in risalto la mancanza di un centrocampista di quantità, in grado di alzare la qualità del pressing e capace di coprire tutto il campo, probabilmente però la società non è intenzionata a coprire questa lacuna. Così come si sente l'assenza di un vice Immobile. Ma se Inzaghi può trovare all'interno della rosa a disposizione, qualche soluzione per ovviare alle assenze o per cercare alternative sia in l'attacco che in difesa, il centrocampista manca proprio, dal momento che Di Gennaro non sembra garantire nulla, ne dal punto di vista fisico , che tecnico tattico. Ci sono molte partite da giocare e degli obiettivi da raggiungere, forse sarebbe stato il caso di intervenire sul mercato, peccato.
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