Visto da me: SPAL-Lazio 2-5
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di MagoMerlino
Partita che la Lazio vince grazie al suo potenziale d'attacco, il triangolo delle Bermude, dove affondano le difese avversarie, Luis Alberto, Milinkovic Savic e Immobile, offre spettacolo e almeno i primi tre gol di straordinaria fattura. Da cineteca il primo di Luis Alberto che con lo stop e finta sposta tutta la SPAL, la tribuna dietro la porta e pure la postazione dei commentatori. Secondo e terzo, ma anche il quarto gol, sono la sintesi del calcio di Inzaghi, prima Milinkovic Savic poi Luis Alberto lanciano con il contagiri Immobile davanti alla porta avversaria, bello anche il traversone di Basta per la tripletta del centravanti.
Primo tempo da spettacolo ma che non deve far passare completamente inosservati un paio di questioni sulle quali bisognerà lavorare se si vuole restare a questi livelli.
La prima questione è l'aspetto arbitrale, la Lazio ha un serio problema con gli arbitri, inutile nasconderselo, soprattutto dopo le polemiche seguite al derby e alle partite contro Fiorentina e Torino, le cose per quanto possa sembrare impossibile sono addirittura peggiorate. L'atteggiamento degli arbitri è irritante e palesemente provocatorio, basta vedere la smorfia di soddisfazione mista a sfida, con cui tagliavento ha ammonito contemporaneamente Radu e Milinkovic Savic (del tipo adesso vi faccio vedere chi comanda) e la determinazione con la quale ha assegnato senza il minimo dubbio il rigore agli estensi. Le telecamere nel secondo tempo hanno pescato tagliavento con una espressione di stupore quasi a voler dire, come li posso fermare questi?
Fortunatamente davanti c'era la SPAL e arbitro o meno, se sei più forte e lo dimostri, vinci, nonostante l'arbitraggio.
Se sul fronte arbitrale in campo si può fare poco, tra l'altro la Lazio non è squadra che tenta di mettere in difficoltà l'arbitro di turno cercando proditoriamente punizioni a favore con simulazioni, anzi evita proprio questi atteggiamenti, gli arbitri dovrebbero riconoscere la sportività con cui si muovono i laziali in campo, soprattutto a confronto di che porta a casa rigori, punizioni, espulsioni di avversari, a forza di simulazioni, per poi fare l'occhiolino di compiacimento... per quanto riguarda il secondo problema emerso a Ferrara la Lazio, Inzaghi, deve fare qualcosa.
Davanti c'era sempre la SPAL e il divario tecnico è stato evidente, ma la fase difensiva in alcuni momenti è stata alquanto deficitaria, soprattutto per colpa della prestazione molto al di sotto delle sue possibilità di Wallace, che ha prima consentito a tagliavento di concedere il rigore alla SPAL, poi ha offerto ad Antenucci l'opportunità di tenere in gara i padroni di casa. Ma è la prova collettiva della difesa a non essere stata all'altezza di quella offerta dal reparto avanzato. In un paio di occasioni hanno rimediato De Vrij e Strakosha, consentendo alla Lazio di gestire il vantaggio evitando di ricaricare le velleità di rimonta degli avversari. Francamente troppe le occasioni capitate ai padroni di casa che mediamente sono tra le squadre che meno creano in fase di attacco fino a questo punto del campionato, pur disponendo oltre ad Antenucci, anche due vecchi volponi delle aree di rigore come Paloschi e Floccari.
Comunque la prestazione della Lazio è andata oltre sia all'atteggiamento arbitrale che alle amnesie difensive, con Immobile capace di realizzare 4 reti, tutte di pregevolissima fattura, che lo pongono al vertice della classifica cannonieri, con una media realizzativa da paura, Ciro ha segnato più gol che partite giocate. Nella storia più o meno recente della Lazio solo Beppe Signori è riuscito a posizionarsi su questi livelli.
La sosta deve servire per ricaricare le batterie così da affrontare alla ripresa del campionato, un tour de force con partite ravvicinate ogni 3-4 giorni, serviranno tutti e probabilmente anche qualcuno in più di qualità e affidabilità, da recuperare nella finestra di mercato attualmente aperta.
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