Visto da me: Lazio - roma: 2-0 (Semifinale coppa italia)

di MagoMerlino

Bene, l'importante in questi derby di coppa è passare il turno e per conquistare la finale essenziale era non subire reti in casa. Ma la Lazio, Inzaghi, è andato oltre. Inzaghi ha messo in campo un capolavoro tattico e i calciatori hanno seguito con assoluta dedizione quello che era lo spartito tattico della partita. Lettura perfetta e applicazione altrettanto perfetta.

Formazione, schemi e tattica originali, che la Lazio non aveva mai presentato prima, ma che era nella logica per affrontare un avversario del quale ormai si conosce praticamente tutto. Sono serviti i primi 10 minuti per affinare gli automatismi e ingabbiare il gioco avversario cominciando a pungerlo con le ripartenze. Tatticamente eccellente l'apporto dinamico di Lukaku, che superate le prime titubanze iniziali, ha cominciato a inserirsi con continuità, allargando il fronte d'attacco Laziale, sostituendo nello scacchiere del gioco Laziale, corsa dinamismo e forza fisica all'estro di Keita Balde rimasto strategicamente in panchina.

Inzaghi possiede poche alternative, soprattutto per cambiare moduli in corsa, ma questa volta è riuscito ad applicare in maniera perfetta la rosa a disposizione e il 3-5-2 speculare all'avversario, utilizzando al meglio le poche risorse in panchina è stata l'arma vincente.
Ingabbiati gli avversari, la Lazio ha tenuto in mano il gioco, cercando sempre la profondità con Felipe Anderson e Immobile, portando sempre un centrocampista a rimorchio. Il primo gol è la sintesi di questa accortezza tattica e dell'applicazione costante da parte degli uomini di Inzaghi, Milinkovic Savis cattura il pallone, riparte, Felipe Anderson sprinta verso il fondo, mentre Immobile si allarga, Felipe Anderson gira all'indietro il pallone verso l'accorrente Milinkovi Savic  che realizza una rete capolavoro.

L'avversario prova i suoi soliti schemi ma la difesa a tre presentata da Inzaghi controlla badando al sodo, la densità Laziale  che si contrappone alla costruzione del gioco avversario, consente di non far arrivare palloni comodi agli attaccanti.
Alla ricerca del pareggio gli avversari si infilano in un imbuto, lasciando spazi e accettando il rischio dell'uno contro uno, con gli attaccanti avversari,  Felipe Anderson, almeno un paio di volte, non riesce a trovare l'ultimo passaggio. Inzaghi lo sostituisce con Keita Balde e questo continua sulla scia del compagno a mettere sotto pressione i difensori avversari, da una di queste iniziative nasce lo splendido raddoppio Laziale di Immobile. Keita Balde supera in velocità l'avversario, arrivato sul fondo trova preciso l'appoggio a Immobile che era staccato dal suo controllore e deve solo spingere in rete il pallone.

La Lazio regge bene anche nel finale, con i cambi, Inzaghi, offre ulteriore solidità al centrocampo, anche se il buon Crecco non  dimostra la necessaria autorevolezza. Unica nota negativa l'ammonizione di Parolo che priverà la Lazio di questo importante interprete nella gara di ritorno. Tutti hanno giocato con tenacia e applicazione, ma Milinkovic Savis è stato il migliore in campo in assoluto e per lunghi tratti uno schema di gioco ben definito.
Adesso arriva il difficile, ma con la consapevolezza che l'importante è passare il turno. Poi il derby più importante sarà quello di campionato.


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