Visto da me: Empoli - Lazio: 1-2
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di DinoRaggio
Causa capricci dello streaming, ho potuto vedere solo il secondo tempo ed i minuti finali del primo, quindi la versione del centrocampo dopo l'uscita di Sergej. La nostra manovra mi è sembrata uno uadi desertico, quei fiumi che arrivati ad un certo punto evaporano. Il nostro punto di evaporazione ieri sera si chiamava Felipe Anderson, uno che nel bene e nel male rappresenta la nostra chiave per aprire le porte e muraglie avversarie. Ad Empoli (campo non facile, è bene ricordarlo) la nostra medaglia d'oro olimpica ha mostrato per lunghi tratti la parte peggiore, ovvero quella svogliata, pressapochista ed irritante. Né lo aiutava il compagno di fascia Basta, il tutto a vantaggio degli empolesi che s quella parte di campo a volte facevano quello che volevano.
Il centrocampo, invece, l'ho visto migliore che in altre partite, Biglia finalmente prova pure ad avanzare, Parolo s'inserisce più spesso e Lulic è stato molto intraprendente, insomma, non solo una linea mediana di copertura ma anche di costruzione e di finalizzazione. La difesa è sempre quella, ma ha retto bene le peraltro deboli azioni offensive toscane, capitolando solamente all'eurogol (come si chiamavano una volta) di Krunic, pareggiato subito dopo da un gol di Immobile che al nostro mister deve aver ricordato i bei tempi del fratello maggiore, autentico avvoltoio dell'area di rigore.
A quel punto la partita si è avviata verso l'esito più logico, Inzaghi ha messo dentro Djordjevic e poco dopo Keita si è trovato con una ghiotta palla da mettere solamente in rete. Il tiro della nostra ala ha mandato la palla prima sul braccio di un difensore empolese e poi alle spalle di Skorupski. A questo punto c'era solo da amministrare il vantaggio per i rimanenti dieci minuti e poco più, che è la cosa più difficile per questa Lazio. Inzaghi si cautelava inserendo Bastos ed i minuti finali trascorrevano fra un surplace di Keita perditempo, fallacci vari dei padroni di casa e grida del nostro mister fino al triplice fischio di Rizzoli.
Vittoria meritata, solita vendemmiata di calci d'angolo ed occasioni, bene Biglia e Lulic, male Felipe Anderson e Basta, così così Wallace.
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