Visto da me: Juventus-Lazio 2-0 (CI)
|
di Er Matador
Buon primo tempo sul piano del gioco d'insieme, in cui la Lazio tiene botta e propone conati di manovra offensiva evidenziando, però, leziosità e inconcludenza.
Dopo l'intervallo riemergono problemi più o meno recenti: squadra che rimane negli spogliatoi, Casale che prende due gol quasi da solo (nella foto la “marcatura” su Vlahović in occasione del 2-0, ndr) come col Bologna, assoluta incapacità di reazione a uno svantaggio, cambi tardivi e scolastici.
Col massimo rispetto per le analisi su moduli e singoli, credo che tutto passi in secondo piano di fronte a una domanda: perché la Lazio ha smesso di giocare nella ripresa, rientrando con un atteggiamento che vanifica a priori qualsiasi soluzione tecnico-tattica? Crollo fisico, causa impegni ravvicinati e una prima frazione forse troppo dispendiosa? Crollo mentale, dato da atavici limiti di personalità? Disintossicazione dal sarrismo appena iniziata e ancora a rischio di ricaduta?
Tudor nel dopopartita ha alluso a quest'ultima ipotesi, accennando a un "passato" che "rimane nel sangue" dei giocatori, e distribuendo per il resto parole di buonsenso: con le quali ha tentato di circoscrivere a episodio il blackout nei secondi quarantacinque minuti, e di ricordare come la qualificazione sia ancora aperta.
Se pensiamo che il tabagista avrebbe annunciato l'eliminazione come inevitabile per l'inferiorità della Lazio, aggiungendo la polemica per il mancato acquisto di Pucciarelli o chi per esso, il passo avanti è evidente. Ma il tecnico di Spalato andrà valutato per la capacità di rispondere, e fatti alla mano, alla domanda di cui sopra.
|
Votazione: Questo articolo non è stato ancora votato.
|
|
|