Visto da me: Lazio-Atalanta 0-2

di Frusta



Se Immobile non avesse buttato alle stelle la palla che Milinkovic-Savic si era portato sul sinistro (nella foto, ndr) per battere a colpo sicuro, avremmo assistito di nuovo alla psicofarsa di una Lazio che si porta in vantaggio e poi viene raggiunta e superata.

Onestamente, vista la partita col Verona, non vedo chi possiamo mettere in difficoltà; e, quel che è peggio, è l'evidenza che i quasi due mesi lontano dal campo di gara, e dedicati alla full immersion dei precetti sarriani, hanno prodotto l'effetto contrario a quello sperato.
 
Luis Alberto ha detto che je calava la palpebra a veder ripetere, fino alla nausea, i filmati dei paradigmi che avrebbero dovuto condizionare automaticamente i movimenti da seguire in campo; gli altri non si sono espressi ma, dai risultati, è evidente che je calassero le palle.

Non credo che i giocatori remino coscientemente contro, piuttosto penso che sia il sistema immunitario della squadra a reagire in quel modo.

Qui non si tratta nemmeno del dilemma machiavelliano di cosa sia meglio per un allenatore, essere amato (vedi Maestrelli) o temuto (vedi Conte).
Qui si tratta di uno che ti fa calare la palpebra, e le palle di conseguenza.

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