Visto da me: Juventus-Lazio 1-0 (CI)

di Er Matador



Parlare di mercato e di questioni tecniche, per quanto pertinenti, non rappresenta a mio avviso il quid di una partita della quale molti fra noi si stanno vergognando.

Nonostante abbiamo perso con una squadra presa a pallate dal Monza, a prescindere dal suo nome.

Nonostante Sarri abbia rilanciato un portiere arrugginito - tentativo doveroso, soprattutto dopo averci scriteriatamente speso dieci milioni sull'unghia - in una partita da dentro o fuori, dove un probabile suo errore (nella foto, ndr) è meno recuperabile.

Nonostante il capolavoro di schierare Patric per un primo tempo difensivo, con parecchi cross a sollecitare il gioco aereo, e poi Casale per fronteggiare azioni di rimessa durante il forcing di cartone nella ripresa.

Nonostante dichiarazioni allucinanti, che imporrebbero le immediate dimissioni (e che ricordano, per la loro sincerità naïf e senza più calcoli, l'Ottavio Bianchi di Firenze: un ex allenatore, innanzitutto nella testa).

Sì, perché il problema della serata allo Juventus Stadium è L'ATTEGGIAMENTO, concetto trasversale a Luis Alberto e Novaretti.
Colpa dei giocatori anziché del duo? Assolutamente no, perché il pesce puzza dalla testa.

Ma la vera colpa contestuale non è l'aver acquistato giocatori in maniera numericamente e individualmente inadeguata, comprese alcune operazioni lesive a priori per gli interessi del club.
Bensì l'aver permesso a tutti, più o meno forti, di usare Formello e la Lazio come un cacatore.
E, in base alla stessa politica disciplinare, l'aver abbandonato un allenatore - oltretutto debole, ottuso e demotivato già di suo - in pasto a uno spogliatoio del genere.

Ormai il marchio Lazio è alla luce del sole: una casa famiglia per disadattati al calcio professionistico e competitivo, dove ti puoi permettere prestazioni del genere senza conseguenze di nessun tipo.
Non c'è bisogno di aggiungere quale tipo di giocatori, e peggio ancora di uomini, sia attratto da simili standard.

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