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Visto da me: Lecce-Lazio 2-1
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di MagoMerlino
In certe circostanze la Lazio non sorprende mai. Ricomincia peggio di come aveva finito, stesso atteggiamento, stessi difetti.
Tutto bene finché si gioca sottoritmo; poi, quando l'avversario cambia marcia e accelera, la Lazio perde completamente il filo della partita.
Tutto già visto anche quest'anno, prima della sosta.
Tutto prevedibile, anche alla luce dell'ultima amichevole giocata controvoglia.
Basta un episodio e, qualsiasi possa essere la cifra tecnica dell'avversario, la Lazio esce dalla partita per non riuscire a rientrarci più. Oggi al Lecce è bastato inserire una mezza sega per cambiare la partita.
Mai che nella Lazio qualcuno entri dalla panchina per dare una scossa e cambiare la deriva della partita, come oggi ha fatto il Lecce.
Servono calciatori in grado di imporsi fisicamente oltre che tecnicamente, oggi abbiamo affrontato gli ultimi minuti con i sette nani in campo.
L'unica (re)azione degna di nota la percussione di Felipe Anderson che poi sbaglia l'ultimo tocco: poteva passarla ad Immobile, poteva tirare, perde tempo, pallone e partita.
Ma la società appare sorda a ogni richiesta e a ogni allarme; ci sono club che hanno già inserito i nuovi, noi ci stiamo ancora pensando.
Ah già, perché poi c'è pure il problema con il solito indice di liquidità, che evidentemente non riusciamo mai a risolvere in tempi brevi e ci ritroviamo sistematicamente rateizzato in ogni mercato da quando è stato istituito, unica società di serie A.
Speriamo che il senatore Lotito riesca a farlo abrogare, unico modo per risolvere la questione da queste parti.
Nota di demerito per i deficienti che hanno fatto gli ululati a Umtiti. Il giocatore si è caricato ed è risultato decisivo sia in difesa che in fase di attacco, offrendo un'altra scossa psicologica a squadra e tifosi.
Ma che cazzo ci vai a fare fino a Lecce per ‘ste cazzate che, ormai è provato, portano quantomeno jella?
Ogni giocatore preso di mira diventa decisivo per la propria squadra, la facessero finita.
Idioti.
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