www.ilmessaggero.itdi Gabriele De Bari
ROMA - Mauro Zarate è tornato ad allenarsi insieme ai compagni di squadra. Ma prima è stato chiamato a rapporto da Edy Reja che gli ha chiesto spiegazioni sulla ”fuga” da Formello, non autorizzata, la sera prima della partita di Europa League. Il tecnico ha bacchettato l’argentino, non nuovo a comportamenti da censura, e che hanno suscitato anche la reazione dello spogliatoio. Reja ha usato toni duri, ma comunque improntati al dialogo, nella speranza di far capire al giovane attaccante, una volta per tutte, che deve attenersi alle regole del gruppo. Basta con i colpi di testa, con reazioni infantili, con comportamenti fuori dagli schemi, che creano solo problemi e polemiche e che non aiutano il lavoro della squadra. E che non contribuiscono alla stessa crescita del talento biancoceleste, il quale si sente un po’ frustrato dalla delicata situazione, da ”separato in casa”, che sta vivendo in questo periodo della carriera.
Reja non ha perdonato Zarate, che ha commesso un errore grave del quale deve rendersi conto, però è apparso disponibile a ricucire il rapporto, pronto all’apertura verso il ragazzo ribelle, che non si sente più protagonista del progetto. Di sicuro, però, questa è l’ultima volta che l’allenatore passa sopra ad atteggiamenti simili: alla prossima sarà rottura totale. Maurito dovrà prenderne atto senza mezzi termini. A farglielo capire ci ha pensato anche Claudio Lotito, con una telefonata da Cortina d’Ampezzo dove sta trascorrendo un periodo di vacanza. Anche il presidente ha preferito non calcare troppo la mano sul ragazzo, ma ha comunque ribadito la posizione della società che farà il possibile per risolvere un problema esistente e del quale tutti dovranno prendere atto per non condizionare negativamente il futuro della stagione. Quanto alla multa, minacciata in un primo momento, la decisione verrà presa tra domani e martedì. Ed è molto probabile che la Lazio decida di comminare una sanzione disciplinare a Zarate. Anche per dare un esempio al gruppo, perché le regole sono uguali per tutti e tutti sono chiamati a rispettarle, senza eccezioni.
La società sta valutando sia l’ipotesi che Zarate resti, che quella di una cessione, più volte ventilata. Nel primo caso bisognerà che le parti in causa (allenatore e calciatore) si parlino con assoluta franchezza per trovare uno spiraglio di convivenza civile. Maurito, 24 anni, il più giovane degli attaccanti, oltre a un capitale importante, rappresenta anche una risorsa tecnica che può tornare molto utile nel corso dell’intensa stagione agonistica. E allora Reja dovrà coinvolgerlo nel progetto senza far capire, in ogni occasione, che sarebbe meglio che partisse. Una tregua indispensabile per il bene della formazione, del clima dello spogliatoio, dei risultati. La Lazio pensa concretamente anche alla possibilità di cedere il suo gioiello e aspetta un’offerta congrua. Però la sensazione generale è che, in questo mercato, difficilmente ci sarà un club disposto a sborsare 20 milioni di euro per risolvere il problema della Lazio. O Lotito abbassa le pretese economiche, accettando di svalutare il capitale, oppure il rischio che Zarate possa rimanere in organico è molto concreto. Un rischio che diventerebbe una fortuna per la Lazio se, tra calciatore e allenatore, si instaurasse la tregua armata. Ma senza più polemiche, nell’interesse di tutti.