Autore Topic: Di padre in figlio «L’Olimpico pieno di vera lazialità»  (Letto 1309 volte)

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Di padre in figlio «L’Olimpico pieno di vera lazialità»
« : Venerdì 29 Aprile 2016, 09:17:31 »
Corriere dello Sport



Di padre in figlio «L’Olimpico pieno di vera lazialità»
Ecco Wilson e Oddi: «Vorremmo ripetere quella notte...  Nel 2014 tutti parlarono di noi e della nostra passione»

 
Daniele Rindone
 
Sarà una notte favolosa, da vivere in famiglia. Sarà una di quelle notti che spingerebbero di nuovo un padre a portare un figlio allo stadio. Torneranno i tifosi all’Olimpico, tornerà la Nord. Tutti porteranno le bandiere storiche, sembrerà tutto normale, tutto come una volta. Sarà favolosa la notte del 23 maggio perché i padri racconteranno ai figli la storia della Lazio, continueranno a tramandare la lazialità. E’ il tema delle scenografie e delle coreografie pensate dalla Curva Nord, curerà lo show. Sono previsti spettacoli al centro del campo, prima e durante la manifestazione “Di Padre in Figlio”. Il titolo, si sa, prende spunto dal motto lanciato dalla Curva: «Ma non sveliamo altro...», è stato detto ieri all’hotel “Donna Laura Palace”, nel giorno della presentazione della kermesse. Pino Wilson e Giancarlo Oddi, come sempre, hanno capitanato l’evento: «Vorremmo ripetere ciò che è stato fatto due anni fa - ha detto Oddi - ci proviamo. Quella notte forse è stata irripetibile, se riusciremo a ripeterla saremo stati bravi. Nel nostro piccolo cerchiamo di organizzare questo evento per la gente laziale, per i tifosi. Nel 2014 ci hanno fatto vedere cose incredibili, se ne è parlato in tante parti del mondo, è giusto che i tifosi biancocelesti siano citati per la loro passione».
 
La commozione. Wilson s’è emozionato più volte, s’è commosso, ha parlato con voce rotta: «E’ per loro che andiamo avanti», ha detto il capitano del primo scudetto mostrando una foto che ritraeva Lenzini, Maestrelli e i compagni del ‘74 scomparsi. Wilson, con gli occhi lucidi, ha spiegato che «dietro questo evento c’è il lavoro di più entità. Non sarà uno spettacolo fine a se stesso, da vivere solo attraverso le tre partite che disputeremo. Il bello sarà il contorno e mi auguro che la manifestazione avrà un seguito negli anni. Io e Giancarlo non potremo esserci sempre (risata, ndr), abbiamo gettato le basi affinché “Di Padre in Figlio” continui nel tempo. Riporteremo la gente allo stadio senza secondi fini, senza dover combattere qualcuno o qualcosa. Noi siamo così, siamo i biancocelesti. La lazialità vive nei momenti belli e brutti. Abbiamo invitato tutti i partecipanti di due anni fa, le adesioni sono state massicce. Ci ha telefonato Doll, verrà. Kolarov è contento di esserci, non vi dico Ruben Sosa. Riedle è in dubbio, pare possa esserci. Ci auguriamo di avere Simeone, dipenderà dal cammino nella Liga e in Champions, gli auguriamo il meglio. Non esiste squadra che abbia un senso di appartenenza così forte». Wilson ha ringraziato anche la Lazio: «Un grazie alla società e a Stefano De Martino, responsabile della comunicazione, ci hanno concesso la presenza di Olympia e hanno fornito i filmati di repertorio».
 
I tifosi. La Nord, attraverso i rappresentanti Riccardo e Alessandro, ha spiegato il senso della notte del 23 maggio: «La Curva Nord si ritroverà, vuole stare insieme, esprimerà la lazialità nella sua casa, dentro l’Olimpico, per ribadire che il calcio non è solo diritti tv, biglietti nominali, tornelli e barriere. Il calcio è fatto di passione, sentimenti e storia. La nostra inventiva è stata dimostrata più volte così come il nostro modo di tifare. Porteremo tutto in mezzo al campo, l’emozione verrà raccontata dai padri ai figli, sarà un momento toccante, da vivere attraverso riproduzioni video e audio. Vogliamo che questo evento diventi un happening annuale, la festa dei laziali si svolgerà di anno in anno. Sarà un nostro biglietto da visita, un messaggio per tutto l’ambiente sportivo e istituzionale, per far vedere come intendiamo lo stadio, per chi non ha capito quanta anima ci mettiamo»

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