Autore Topic: La Lazio e i mass media  (Letto 159472 volte)

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zorba

La Lazio e i mass media
« : Sabato 17 Luglio 2010, 09:12:58 »
Ho cercato un topic in cui si parli in generale di analogo argomento, ma non l'ho trovato (i moderatori provvedano ad accorpare nel caso mi fossi sbagliato).

In questo spazio potremmo riportare tutto ciò che riguarda questo rapporto contrastato, di 'odio e
amore" tra la S.S. Lazio e i mezzi di comunicazione di massa, sia per quanto riguarda gli aspetti negativi (moltissimi) che positivi (purtroppo pochi......).

Comincio con una riflessione che sorge spontanea vedendo gli spot in programmazione in questi giorni sulle reti mediaset che pubblicizzano l'offerta di mediaset premium per il prossimo campionato di serie A.

Avete per caso visto il protagonista dello spot in mezzo ai tifosi biancocelesti, finora?

Personalmente, no (sarà che mi perdo regolarmente proprio lo spot in cui appaiono i tifosi della Lazio......).

Mi pare di aver visto tifosi di Inter, Milan, Juve, Fiorentina, Palermo, Napoli e riomma. Oltre a quelli della Lazio, quindi mancherebbero dagli spot anche i tifosi del Genoa e della Sampdoria, anche queste squadre della "scuderia" mediaset premium.

Ancora segnalo due pezzi pubblicati su "Il Fatto Quotidiano" in edicola oggi (vabbè, direte voi, tanto quel giornale non lo legge nessuno), di cui il primo, di Antonio Padellaro, è addirittura il pezzo d'apertura in prima pagina del quotidiano

E' comunque significativo il modo in cui l'immagine della Lazio viene riportata, in questo caso citando il suo massimo rappresentante.

INSOPPORTABILE CASTA
Salvano i manager colpevoli di bancarotta. L’Alitalia blocca un volo e aspetta un potente che è in ritardo. In Italia un apparato scorte che non ha eguali in Europa. Quand’è che diremo basta?

(di Antonio Padellaro)

Come una certa politica, o meglio la sua caricatura obesa e ingorda, sia diventata un’oligarchia insaziabile e abbia allagato l’intera società italiana”. Così scrivevano Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella presentando il libro che avrebbe venduto milioni di copie e il cui titolo sarebbe suonato da quel momento in poi come qualcosa di indegno e di non più sopportabile. “La Casta” è del 2007. Tre anni dopo quell’oligarchia ancora più obesa, ingorda e insaziabile spadroneggia proterva e intoccabile. E guai a chi fiata. Come purtroppo sanno i passeggeri del volo Alitalia, da Roma a Milano, strapieno ma che non decolla finché non arriva il presidente di una squadra di calcio a cui viene consentito di far partire gli aerei di linea secondo i suoi comodi. Chi vive a Roma ha esperienza diretta della massa di auto blu e scorte che impazzano per le strade del centro, rombanti e intimidatorie. L’altro giorno il ministro Brunetta ha confessato che l’ambaradan di lampeggianti e palette ci costa 4 miliardi l’anno (mezza Finanziaria); che diecimila sono le vetture usate dai politici; che lui stesso di auto blu ne ha sette, una naturalmente per la sua segretaria. Poi ci sono le scorte, il cui numero è un segreto custodito meglio di quello di Fatima. Adesso   i sindacati di polizia esasperati dalla manovra tremontiana, che solo nella Capitale farà chiudere 19 commissariati su 38 (si chiama “ottimizzare le risorse”) qualcosa cominciano a far trapelare. Secondo il segretario del Consap, Scajola si avvale di otto persone (a sua insaputa, probabilmente). Sono in cinque a non perdere d’occhio l’onorevole Baccini e solo quattro si dedicano all’onorevole Bricolo. Non trattandosi di autorevoli statisti il plotone di venti uomini al seguito del presidente del Senato Schifani appare in fondo proporzionato. Sono le insegne del potere che ad ogni sgommata sembrano dirci: noi siamo noi e voi dei poveri imbecilli che magari pagate   pure le tasse. Poi c’è la casta di coloro che agiscono nell’ombra, ladri di legalità con destrezza. Chi l’avrebbe mai detto che dentro quell’incomprensibile terzo comma, lettera d dell’articolo 67 della manovra si nascondeva una losca impunità per manager bancarottieri? Magari gli stessi che si fanno superscortare, strafottenti e blindati: Rizzo e Stella si chiedevano: quand’è che gli italiani diranno basta? Bè, dall’aria che tira forse ci siamo quasi.

PRIVILEGI

QUANDO AEREI E TRENI ASPETTANO SOLO IL PERSONAGGIO NOTO

(di Caterina Perniconi)

La casta vola sempre. Anche quando arriva in ritardo. Giovedì mattina è toccato ai passeggeri del volo AZ2036 Roma-Milano attendere in pista un ritardatario di lusso come Claudio Lotito. Il presidente della Lazio è salito convulsamente sull’aereo scortato dal coordinatore tecnico della squadra, Igli Tare. Il pilota si è scusato per l’attesa “di due passeggeri in ritardo”, che poi si sono rivelati due viaggiatori non proprio comuni.

   “Purtroppo di casi come questo ce ne vengono segnalati moltissimi – spiega Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori – e spesso la deroga riguarda personaggi politici. È uno dei peggiori malcostumi nazionali e il comandante è anche perseguibile dal punto di vista penale”.

   Secondo Alitalia l’aereo in questione è arrivato a Milano giovedì mattina alle 11.09, quindi con un minuto di anticipo sul previsto. “Probabilmente – spiega Paolo Di Prima, responsabile dell’ufficio stampa – il volo è stato imbarcato un po’ prima, e questo ha giustificato l’attesa dei passeggeri. Perché dai rilievi elettronici risulta che il velivolo ha ‘sbloccato’ in orario, alle 10 in punto. Al massimo sarebbe potuto partire con alcuni minuti di anticipo sull’orario”. 

   Nel caso specifico, quindi, i passeggeri non hanno dovuto reclamare un ritardo in arrivo, ma anche se l’attesa avesse comportato mezz’ora di tempo persa, non c’era niente da fare. “Se fossero arrivati in ritardo – spiega ancora Miozzi – Alitalia non prevede rimborso. A meno di ritardi eclatanti, previsti dalla Carta europea. In ogni caso l’attesa di una persona, che sia il sig. Rossi, o qualcuno d’influente, non è giustificabile, anche per motivi di sicurezza”. In definizione c’è un protocollo di conciliazione tra Alitalia e i consumatori: “C’è bisogno di un Authority sul trasporto aereo – sostiene Mauro Zanini, vicepresidente di Federconsumatori – in casi come questo è discrezione del comandante accogliere o meno un passeggero. Ma non è legittimo far aspettare il volo   , tranne in casi di forza maggiore. E casi di clientele non sono accettabili, anzi, sono del tutto ingiustificati. E in contrasto con le norme del trasporto aereo”. Il problema, comunque, non riguarda solo gli aeroporti. Il quotidiano napoletano Roma aveva segnalato a dicembre del 2008 un Eurostar che si sarebbe fermato a Gricignano, una stazione del casertano, per il presunto malore di un parlamentare. Ma alcuni passeggeri hanno raccontato che l’onorevole, dopo aver ricevuto una telefonata che lo richiamava con urgenza a Napoli, avrebbe fatto fermare il treno. Chi era presente nel vagone ha riferito che prima di ricevere la telefonata, l’uomo non avvertiva nessun disagio fisico. Il ritardo, stando alle testimonianze, sarebbe stato di oltre un’ora. Analogo e più noto il caso di Gustavo Selva, senatore ex An, costretto alle dimissioni nel 2007 per l’uso improprio di un’ambulanza. Il parlamentare, infatti, per evitare il traffico di Roma, blindata per la presenza di George W.   Bush, allora presidente americano, chiamò il 118 e si fece accompagnare negli studi televisivi di La7 dove l’aspettavano per un programma. Aveva provato con un taxi, poi con un’auto a noleggio ma non c’era stato niente da fare: “Ero agitato, stavo male: porto 4 by-pass – si era giustificato – e poi neppure ho detto che ero un senatore”. Ma nella relazione inviata dalla direzione dell’Ares 118 alla Regione Lazio, l’atteggiamento del senatore fu definito “minaccioso e offensivo” nei confronti dell’equipaggio dell'autoambulanza. A detta degli operatori, Selva avrebbe addirittura “denigrato la professionalità dell’equipaggio e minacciato il licenziamento di un infermiere” nel caso in cui non fosse stato trasportato. Passaggio che gli è costato caro, al contrario di quello di Lotito.

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #1 : Sabato 17 Luglio 2010, 11:50:24 »
ohhhhhhh ... grazie zorba.
finalmente c'è un contenitore unico (si spera davvero unico) per i commenti di chi si sente disturbato dai vari guido, dalla turco, dagli sms degli ascoltatori, dai mal di panza di franco melli, dalle boutade di zazzaroni e dai media tutti nel complesso.

perfetto.
gli altri thread finalmente si salveranno.
grazie zorba, ti voglio bene;-).
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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #2 : Sabato 17 Luglio 2010, 12:31:24 »
bravissimo zorba; io purtroppo non potrò esserti d´aiuto ( sempre che io possa aiutare chicchessia in un qualsivoglia argomento, ¡ clarooo ! ).
Leggo E-polis Roma perchè mi arriva aggratise, leggevo il Trigorriere fino a quando, pochi giorni fa, non mi hanno chiesto di pagare 185€ di abbonamento annuo per la lettura via internet.
Ma, grazziaddio, da molti anni ( se non da sempre ) ho imparato a leggere credendo poco, molto poco a quanto veniva detto.

Il colpo finale fu in occasione di un intervento della PS nel nostro ufficio, molti anni fa, in cerca di documentazioni di una collega ( quel giorno assente, guarda caso ... ) il cui nome era venuto fuori in un indagine piuttosto seria e pericolosa ).

C´era il ns. servizio di sicurezza, gli agenti, un funzionario e noi dell´ufficio; il giorno dopo, su un giornale romano, c´era la notizia scritta da un " ns. inviato presente ".

Forse sono andato OT, e me ne scuso; ma siccome spesso intervengo sminuendo le capacità dei nostri attuali giornalai, volevo darne una breve motivazione.
In caso, scusami ...     
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

paoletto

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #3 : Sabato 17 Luglio 2010, 12:37:25 »
L'altra sera durante un servizio di TG SkySport in relazione all'acquisto (o l'interesse) da parte della Fiorentina verso Boruc, portiere straniero, hanno fatto tutta una uscursus sui portieri non italiani nel calcio italiano; tantissimo spazio alle mer[...]de con Doni, Julio Sergio, addirittura ricordando Konsel....
Si è partiti dal primo Taffarel fino ad arrivare all'ultimo del Genoa, Eduardo, paragondolo a Julio Cesar e identificato come il miglior portiere del mondiale; servizio da un punto di vista anche godibile con tantissime immagini appunto del recente mondiale

Immaginate di chi non si è mai parlato, questa volta nemmeno ricordando la cinquina presa dal Milan

Offline BobLovati

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #4 : Sabato 17 Luglio 2010, 12:39:46 »
.....................................................
Immaginate di chi non si è mai parlato, questa volta nemmeno ricordando la cinquina presa dal Milan

" increddibbbile amisciiii "
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

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Sorcio

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #5 : Sabato 17 Luglio 2010, 12:47:49 »
L'altra sera durante un servizio di TG SkySport in relazione all'acquisto (o l'interesse) da parte della Fiorentina verso Boruc, portiere straniero, hanno fatto tutta una uscursus sui portieri non italiani nel calcio italiano; tantissimo spazio alle mer[...]de con Doni, Julio Sergio, addirittura ricordando Konsel....
Si è partiti dal primo Taffarel fino ad arrivare all'ultimo del Genoa, Eduardo, paragondolo a Julio Cesar e identificato come il miglior portiere del mondiale; servizio da un punto di vista anche godibile con tantissime immagini appunto del recente mondiale

Immaginate di chi non si è mai parlato, questa volta nemmeno ricordando la cinquina presa dal Milan

servizio firmato da?

CiPpi

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #6 : Sabato 17 Luglio 2010, 12:48:45 »
per quanto mi riguarda l'argomento richiede poca discussione, ma credo si sia capito che con me discutere e' un problema  ;D

come detto da tanti netter i giornali devono vendere, quindi fanno e faranno sempre appello alla tipologia di lettore piu' numerosa.

da parte sua Lotito si e' inviso gran parte dei giornalisti, con un certo grado di ragione perche', permettetemelo di dirlo un'altra volta, il giornalismo italiano e' di un livello che manco la pizza de fango.

ma sicuramente i suoi 'attacchi' hanno, come logico aspettarsi, creato un certo 'atteggiamento' di contrattacco da parte di giornalisti....autorevoli.

si mettano le due cose insieme alla contestazione LazialedeiLazialicheLotitononloponnopiu'vede (plus la riomanistita' del signore della comunicazione coi baffi e del presidente di ADNKronos), ed ecco che hai servito quello che si vede tutti i giorni.

paoletto

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #7 : Sabato 17 Luglio 2010, 13:04:57 »
servizio firmato da?
non me lo ricordo; era un servizio lanciato dallo studio come fatto dalla redazione solo con le immagini d'epoca (Taffarel) e con le azioni dei protagonisti e senza mai un interlocutore
non ricordo se hanno detto chi lo avesse realizzato o se effettivamente non lo hanno nemmeno detto, ma da puro deficente ho aspettato tutto il servizio lungo un paio di minuti con la bocca aperta per vedere quei due o tre secondi d'immagini che ero certo avessero riservato a Fernando....
invece niente ed a me ha dato l'impressione che lo avessero del tutto, semplicemente e senza malizia, completamente dimenticato, sia di lui che della Lazio

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #8 : Sabato 17 Luglio 2010, 13:08:35 »
Andando indietro nel tempo, non oltre quindici anni però, mi accorgo che anche nell'era cragnottiana non c'è mai stata una spontanea simpatia nei confronti della Lazio da parte dei media nazionali e locali. Allora pensavo che dipendesse dall'oligarchia del Nord a livello nazionale e dalla "giallozozzizzazione" della Rai e delle radio a livello locale. Pensavo, allora ventenne dedito solo alla Lazio e al Surf, che il giornalismo sportivo italiano era formato da pennivendoli leccaculo che baciavano ciecamente le chiappe ai soliti potenti senza neanche notare ciò che la Lazio nel suo complesso stava attuando. L'ingresso in Borsa, il Mercato con le plus valenze,i diritti televisivi miliardari, la volontà dello Stadio di proprietà erano delle novità pericolossisime per lo status quo. E infatti Cragnotti dopo un pò fu fatto saltare, come sarebbero dovuti saltare anche altri, e non solo lui e Tanzi. Rimane comunque il ricordo di una stampa che in quegli anni ha dato un risalto minimo o nullo alle vicende sportive e societarie vincenti  di quegli anni.
Quindi l'indifferenza odierna che circonda la Lazio non mi stupisce, visto che da parte pure della società non si fa nulla per avere un minimo di attenzione.

Sorcio

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #9 : Sabato 17 Luglio 2010, 13:18:39 »
non me lo ricordo; era un servizio lanciato dallo studio come fatto dalla redazione solo con le immagini d'epoca (Taffarel) e con le azioni dei protagonisti e senza mai un interlocutore
non ricordo se hanno detto chi lo avesse realizzato o se effettivamente non lo hanno nemmeno detto, ma da puro deficente ho aspettato tutto il servizio lungo un paio di minuti con la bocca aperta per vedere quei due o tre secondi d'immagini che ero certo avessero riservato a Fernando....
invece niente ed a me ha dato l'impressione che lo avessero del tutto, semplicemente e senza malizia, completamente dimenticato, sia di lui che della Lazio

nulla è fatto per caso, soprattutto in redazioni sovrabbondanti di romagnisti

Offline borges

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #10 : Sabato 17 Luglio 2010, 13:46:56 »
Quindi l'indifferenza odierna che circonda la Lazio non mi stupisce, visto che da parte pure della società non si fa nulla per avere un minimo di attenzione.

perdonami:
questà società ha mandato i propri giocatori nelle scuole di roma e provincia
questa società tramite l'abbonamento cucciolone ha aperto come non mai ai giovanissimi
questa società sempre tramite lo sponsor cucciolone (mica un pizzicagliolo de quartiere) ha fatto uscire un fumetto dedicato ai bambini sulla storia della Lazio....

Quanto spazio è stato dedicato.....
poco

pochissimo

anzi lo spazio dedicato è stato "Sì ma l'abbonamenti so inficiati dai cuccioloni..."

mentre quando gli altri fanno entrare gratis gli under 14 (ovviamente con accompagnatore che paga prezzo pieno) i titoli sul giornale so "olimpico esaurito"
mica inficaito da queli gratis......
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Offline borges

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #11 : Sabato 17 Luglio 2010, 14:03:26 »
Ho cercato un topic in cui si parli in generale di analogo argomento, ma non l'ho trovato (i moderatori provvedano ad accorpare nel caso mi fossi sbagliato).

In questo spazio potremmo riportare tutto ciò che riguarda questo rapporto contrastato, di 'odio e
amore" tra la S.S. Lazio e i mezzi di comunicazione di massa, sia per quanto riguarda gli aspetti negativi (moltissimi) che positivi (purtroppo pochi......).

Comincio con una riflessione che sorge spontanea vedendo gli spot in programmazione in questi giorni sulle reti mediaset che pubblicizzano l'offerta di mediaset premium per il prossimo campionato di serie A.

Avete per caso visto il protagonista dello spot in mezzo ai tifosi biancocelesti, finora?

Personalmente, no (sarà che mi perdo regolarmente proprio lo spot in cui appaiono i tifosi della Lazio......).

Mi pare di aver visto tifosi di Inter, Milan, Juve, Fiorentina, Palermo, Napoli e riomma. Oltre a quelli della Lazio, quindi mancherebbero dagli spot anche i tifosi del Genoa e della Sampdoria, anche queste squadre della "scuderia" mediaset premium.

Ancora segnalo due pezzi pubblicati su "Il Fatto Quotidiano" in edicola oggi (vabbè, direte voi, tanto quel giornale non lo legge nessuno), di cui il primo, di Antonio Padellaro, è addirittura il pezzo d'apertura in prima pagina del quotidiano

E' comunque significativo il modo in cui l'immagine della Lazio viene riportata, in questo caso citando il suo massimo rappresentante.

INSOPPORTABILE CASTA
Salvano i manager colpevoli di bancarotta. L’Alitalia blocca un volo e aspetta un potente che è in ritardo. In Italia un apparato scorte che non ha eguali in Europa. Quand’è che diremo basta?

(di Antonio Padellaro)

Come una certa politica, o meglio la sua caricatura obesa e ingorda, sia diventata un’oligarchia insaziabile e abbia allagato l’intera società italiana”. Così scrivevano Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella presentando il libro che avrebbe venduto milioni di copie e il cui titolo sarebbe suonato da quel momento in poi come qualcosa di indegno e di non più sopportabile. “La Casta” è del 2007. Tre anni dopo quell’oligarchia ancora più obesa, ingorda e insaziabile spadroneggia proterva e intoccabile. E guai a chi fiata. Come purtroppo sanno i passeggeri del volo Alitalia, da Roma a Milano, strapieno ma che non decolla finché non arriva il presidente di una squadra di calcio a cui viene consentito di far partire gli aerei di linea secondo i suoi comodi. Chi vive a Roma ha esperienza diretta della massa di auto blu e scorte che impazzano per le strade del centro, rombanti e intimidatorie. L’altro giorno il ministro Brunetta ha confessato che l’ambaradan di lampeggianti e palette ci costa 4 miliardi l’anno (mezza Finanziaria); che diecimila sono le vetture usate dai politici; che lui stesso di auto blu ne ha sette, una naturalmente per la sua segretaria. Poi ci sono le scorte, il cui numero è un segreto custodito meglio di quello di Fatima. Adesso   i sindacati di polizia esasperati dalla manovra tremontiana, che solo nella Capitale farà chiudere 19 commissariati su 38 (si chiama “ottimizzare le risorse”) qualcosa cominciano a far trapelare. Secondo il segretario del Consap, Scajola si avvale di otto persone (a sua insaputa, probabilmente). Sono in cinque a non perdere d’occhio l’onorevole Baccini e solo quattro si dedicano all’onorevole Bricolo. Non trattandosi di autorevoli statisti il plotone di venti uomini al seguito del presidente del Senato Schifani appare in fondo proporzionato. Sono le insegne del potere che ad ogni sgommata sembrano dirci: noi siamo noi e voi dei poveri imbecilli che magari pagate   pure le tasse. Poi c’è la casta di coloro che agiscono nell’ombra, ladri di legalità con destrezza. Chi l’avrebbe mai detto che dentro quell’incomprensibile terzo comma, lettera d dell’articolo 67 della manovra si nascondeva una losca impunità per manager bancarottieri? Magari gli stessi che si fanno superscortare, strafottenti e blindati: Rizzo e Stella si chiedevano: quand’è che gli italiani diranno basta? Bè, dall’aria che tira forse ci siamo quasi.

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(di Caterina Perniconi)

La casta vola sempre. Anche quando arriva in ritardo. Giovedì mattina è toccato ai passeggeri del volo AZ2036 Roma-Milano attendere in pista un ritardatario di lusso come Claudio Lotito. Il presidente della Lazio è salito convulsamente sull’aereo scortato dal coordinatore tecnico della squadra, Igli Tare. Il pilota si è scusato per l’attesa “di due passeggeri in ritardo”, che poi si sono rivelati due viaggiatori non proprio comuni.

   “Purtroppo di casi come questo ce ne vengono segnalati moltissimi – spiega Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori – e spesso la deroga riguarda personaggi politici. È uno dei peggiori malcostumi nazionali e il comandante è anche perseguibile dal punto di vista penale”.

   Secondo Alitalia l’aereo in questione è arrivato a Milano giovedì mattina alle 11.09, quindi con un minuto di anticipo sul previsto. “Probabilmente – spiega Paolo Di Prima, responsabile dell’ufficio stampa – il volo è stato imbarcato un po’ prima, e questo ha giustificato l’attesa dei passeggeri. Perché dai rilievi elettronici risulta che il velivolo ha ‘sbloccato’ in orario, alle 10 in punto. Al massimo sarebbe potuto partire con alcuni minuti di anticipo sull’orario”. 

   Nel caso specifico, quindi, i passeggeri non hanno dovuto reclamare un ritardo in arrivo, ma anche se l’attesa avesse comportato mezz’ora di tempo persa, non c’era niente da fare. “Se fossero arrivati in ritardo – spiega ancora Miozzi – Alitalia non prevede rimborso. A meno di ritardi eclatanti, previsti dalla Carta europea. In ogni caso l’attesa di una persona, che sia il sig. Rossi, o qualcuno d’influente, non è giustificabile, anche per motivi di sicurezza”. In definizione c’è un protocollo di conciliazione tra Alitalia e i consumatori: “C’è bisogno di un Authority sul trasporto aereo – sostiene Mauro Zanini, vicepresidente di Federconsumatori – in casi come questo è discrezione del comandante accogliere o meno un passeggero. Ma non è legittimo far aspettare il volo   , tranne in casi di forza maggiore. E casi di clientele non sono accettabili, anzi, sono del tutto ingiustificati. E in contrasto con le norme del trasporto aereo”. Il problema, comunque, non riguarda solo gli aeroporti. Il quotidiano napoletano Roma aveva segnalato a dicembre del 2008 un Eurostar che si sarebbe fermato a Gricignano, una stazione del casertano, per il presunto malore di un parlamentare. Ma alcuni passeggeri hanno raccontato che l’onorevole, dopo aver ricevuto una telefonata che lo richiamava con urgenza a Napoli, avrebbe fatto fermare il treno. Chi era presente nel vagone ha riferito che prima di ricevere la telefonata, l’uomo non avvertiva nessun disagio fisico. Il ritardo, stando alle testimonianze, sarebbe stato di oltre un’ora. Analogo e più noto il caso di Gustavo Selva, senatore ex An, costretto alle dimissioni nel 2007 per l’uso improprio di un’ambulanza. Il parlamentare, infatti, per evitare il traffico di Roma, blindata per la presenza di George W.   Bush, allora presidente americano, chiamò il 118 e si fece accompagnare negli studi televisivi di La7 dove l’aspettavano per un programma. Aveva provato con un taxi, poi con un’auto a noleggio ma non c’era stato niente da fare: “Ero agitato, stavo male: porto 4 by-pass – si era giustificato – e poi neppure ho detto che ero un senatore”. Ma nella relazione inviata dalla direzione dell’Ares 118 alla Regione Lazio, l’atteggiamento del senatore fu definito “minaccioso e offensivo” nei confronti dell’equipaggio dell'autoambulanza. A detta degli operatori, Selva avrebbe addirittura “denigrato la professionalità dell’equipaggio e minacciato il licenziamento di un infermiere” nel caso in cui non fosse stato trasportato. Passaggio che gli è costato caro, al contrario di quello di Lotito.

la vicenda è stata smentita da un utente (non ricordo chi e non ricordo su quale forum), che si è semplicemente scaricato le informazioni sul volo dal sito della compagnia aerea.....

poi sulla procedura di imbarco e sbarco bagagli nel caso di un passeggiero mancante e sulla durata di tale procedura il buon boblovati potrà illuminarci.....

io pretenderei che qualcuno mi spiegasse perchè durante l'ultimo sciopero genrale dei treni.... un treno è stato fatto partire da fiumicino aereoporto con direzione orte (ribadito più volte), prima di essere fermato a tiburtina...... alle rimostranze di una decina di persone ci si è sentiti rispondere "io neppure dovevo stare qua...."

Sarei curioso di sapere chi c'aveva parcheggiata la macchina a tiburtina........
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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #12 : Sabato 17 Luglio 2010, 14:21:56 »
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #13 : Sabato 17 Luglio 2010, 16:18:46 »
si mettano le due cose insieme alla contestazione LazialedeiLazialicheLotitononloponnopiu'vede (plus la riomanistita' del signore della comunicazione coi baffi e del presidente di ADNKronos), ed ecco che hai servito quello che si vede tutti i giorni.

non so a quale titolo parli, ma siamo di fronte ad un'inesattezza piuttosto lampante.
ho lavorato 9 anni e 7 mesi all'adnkronos, per la precisione.
l'agenzia di stampa casomai è pro roma, ma non certo anti lazio.
marra non ambiva e non ambisce a creare alcun polverone nei confronti di lotito.
marra, con tutti i suoi difetti derivanti da un'età oramai desueta per gestire il tutto, non ha mai attizzato attacchi a tavolino portati da terzi a lotito.
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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #14 : Sabato 17 Luglio 2010, 16:30:26 »
Padellaro e Perniconi dovrebbero pubblicare a proprie spese un articolo di precisazioni e scuse relativamente alle fesserie che hanno scritto; dopodiché dovrebbero restituire il tesserino e farsi frati francescani, passando il resto della loro vita a espiare. Non si può far così male un lavoro delicato come quello del giornalista.

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #15 : Sabato 17 Luglio 2010, 16:34:55 »
eppure padellaro è uno capace, ma il pezzo è scritto con una superficialità disarmante.
un fondino con dentro pure ... lotito che non ci azzecca una mazza.
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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #16 : Domenica 18 Luglio 2010, 00:12:00 »
OT
Gli spot di mediaset riguardano le partite di CL e dell'Uefa, sono infatti presentati i tifosi delle squadre che parteciperanno a quei tornei.
EOT
IL DERBY NON VA MAI PERSO.

Ci sarà sempre chi ti critica, l'unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.

Non ti sforzare tanto, le cose migliori succedono quando meno te lo aspetti.

Nessun futuro è per sempre.

IL GOL DI VIERI ERA BUONO!!

zorba

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #17 : Domenica 18 Luglio 2010, 09:48:11 »
Grazie per la precisazione, Ulisse. Non ci avevo pensato.

E allora per continuare in tema di spot televisivi, la pubblicità Sky con i doppioni brutti dei giocatori.

Anche in quel caso non vedremo mai un doppione brutto di Rocchi, Zarate o Muslera, perché non partecipiamo a nessuna competizione internazionale, giusto?  :P :P :P :P :P


CiPpi

Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #18 : Domenica 18 Luglio 2010, 10:44:02 »
non so a quale titolo parli, ma siamo di fronte ad un'inesattezza piuttosto lampante.
ho lavorato 9 anni e 7 mesi all'adnkronos, per la precisione.
l'agenzia di stampa casomai è pro roma, ma non certo anti lazio.
marra non ambiva e non ambisce a creare alcun polverone nei confronti di lotito.
marra, con tutti i suoi difetti derivanti da un'età oramai desueta per gestire il tutto, non ha mai attizzato attacchi a tavolino portati da terzi a lotito.

considerato il piacere masochista del tifoso Laziale, inclusi giornalisti, nel mettere in risalto quello che non va bene, tralasciando cio' che funziona come mera normalita' non degna di particolare menzione, non c'e' bisogno di nessun tavolino da parte dei pro-romi.

basta che raccontino il loro punto di vista.

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Re:La Lazio e i mass media
« Risposta #19 : Domenica 18 Luglio 2010, 12:22:44 »
considerato il piacere masochista del tifoso Laziale, inclusi giornalisti, nel mettere in risalto quello che non va bene, tralasciando cio' che funziona come mera normalita' non degna di particolare menzione, non c'e' bisogno di nessun tavolino da parte dei pro-romi.

basta che raccontino il loro punto di vista.

parli di cose che non sai.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.