tivvù, radio, contenitori vari, etc.

[ammiraglio]

spero di poter adempiere ad un'attività di servizio: aprire un thread a vostro uso e consumo sulle lamentele varie nei confronti di tivvù private, radioline varie, plastik, guidoni, ferraioli, arrichielli di turno.
un angolo circolare di pensiero e di riporto nel quale potrete esprimere contumelie e massacrare chi vi pare.

l'obiettivo sarebbe quello di concentrare in un unico thread tuto il mondo para-lazio, quello mediatico e un po' di basso livello, lasciando in cambio libero il forum e soprattutto le altre discussioni da questo sottofondo costante.

non mi permetto assolutamente di giudicare alcuno sul modo in cui si passa il proprio tempo, per carità, però vi garantisco che da parte mia non c'è alcun interesse a leggere post riportanti opinioni di soggetti c.d "opinion leader" che non stimo manco un po' o di piccoli membri dell casta politica che sproloquiano ad mentulam canis.
casomai mi interessa leggere più un post di cuchillo, non quello di un utente che ci racconta l'ultimo congiuntivo sgozzato di guido o l'intervento a bordocampo del figlio di petrucci (petruccino per los amigos).

spero che si possa fare un buon uso di questo thread, senza provare alcuna vergogna o sentirsi giudicati.
volete parlare delle ultime malefatte di qualche sedicente laziale da microfono/penna?
è questo il posto.
this must be the place, come canterebbero i talking heads.

p.s chiedo troppo? spero di no perchè è solo un discorso improntato ad una maggiore fruibilità dei contenuti.
un abbraccio a tutti e vi ringrazio in anticipo per l'attenzione.

[Aquila Maremmana]

Ottima idea! Bravo ammiraglio.

[lollapalooza]

Grande.
Grazie.

[Matita]

Tutto cio' che dicono :

Guido De Angelis
Gianluca Tirone
Alessio Buzzanca
Marco Anselmi
Pino Wilson
Mario Facco
Giancarlo Oddi
Roberto Bastanza
Gianluca Lapenna
Michele Plastino

quando si arrogano il diritto di rappresentarmi ,


NON A NOME MIO !

CHIVVESENCULA ! GUFI !

[POMATA]

Per dirne una, oggi guido si lamentava del silenzio della società, ha proposto pure di non far entrare certa gente a formello...3 mesi fa parlava di libertà di stampa...

[aquilafelyx]

che bello ! un topic sui mass media

[Matita]

che bello ! un topic sui mass media

c'era un topic , "La Lazio e i massmedia" raggiunse quasi 100 pagine...poi lucchetto fu'.

Ricordo un articolo sulla casta dove Lotito fece aspettare un aereo prima di volare.

Smentito in 543 nanosecondi.

[zorba]

E' vero zaradona, lo aprii io (anche se con intenzioni diverse, ma erano ben altri tempi.....).

http://www.biancocelesti.org/index.php/topic,1712.msg41608.html#msg41608

Pietro Pinelli come deve essere considerato, anche lui un 'massmediatico' pseudo simpatizzante della Lazio?!?

Ebbene, in collegamento ieri per merdaset premium dalla sede in cui è in corso il primo processo sportivo su 'scommessopoli', nel chiudere il servizio ha parlato anche delle istanze di scarcerazione avanzate dai legali di Milanetto e Mauri, aggiungendo ("in cauda venenum") la sua personalissima considerazione, del tipo: "tuttavia è molto improbabile che queste richieste possano venire accolte".

Ma limitarsi ad esporre i fatti, senza, ogni volta, infilarci per forza le proprie impressioni (o auspici?!?) personali? ? ? ?

 

[en_rui]

Pietro Pinelli come deve essere considerato, anche lui un 'massmediatico' pseudo simpatizzante della Lazio?!?

E' il Pinelli che scriveva del mercato della Lazio sul Corriere della Sera?
Se e' lui, te prego Pietro Pinelli No!
e' stato l'argomento di lite fra fazioni "Pinelli si', "Pinelli no" fin dai tempi della nascita di  LN, ben 15 anni orsono.
Tra l'altro mi sembra che Pinelli non si interessi piu' di Lazio o mi sbaglio?

[POMATA]

Ammirà, è possibile mettere qui anche le critiche a Lotito, senza che ci ammorbano le palle su altri topic?

O apro un topic apposito?

[zorba]

Non conoscevo questa ulteriore 'chicca' del sig. Padovan......

(laLaziosiamonoi.it)

Padovan attacca i tifosi della Lazio, Pedullà risponde e centra il punto: il tifo è una fede che va difesa ad ogni costo...

La sacralità della fede calcistica è qualcosa di difficilmente comprensibile per gli atei del pallone. Una fede che, come tale, è radicata in buona parte del popolo e porta con sé rituali da esguire con regolarità: lo stadio alla domenica, come una messa rumorosa e colorata. Il calcio è passione pura, genuina, forse una delle poche forme di verità possibili rimaste in un mondo regolato dal dover apparire e dal malaffare. Quando un tifoso è allo stadio o è davanti alla tv, mette da parte ogni questione quotidiana, ogni problema e si lascia andare, concede a se stesso un'ora e mezza di libertà assoluta: si abbandona alle emozioni e allora un abbraccio con uno sconosciuto o un pianto liberatorio diventano le cose più normali del mondo. E' proprio questo lo spettacolo: non c'è giocata di Messi che tenga.  E' puro il tifo ed è una delle poche parti sane rimaste in questo calcio malato, marcio, da rifondare. Non va offeso il fan, va appoggiato e sostenuto, soprattutto in un momento come questo, in un momento in cui cadono gli eroi e lo scoramento avanza inesorabile. Il calcioscommesse è una pagina nera, nerissima ma ancora tutta da scrivere perché le indagini sono in corso e prima di stilare la lista dei colpevoli e degli innocenti ci vorrà del tempo. Quello che ci vuole in questo momento, invece, è buonsenso: una forma di saggezza che dovrebbe portare gli addetti ai lavori a tutelare chi, da questa piaga, viene colpito al cuore. Un cuore spezzato, come quello di un innamorato tradito che, però, forse per ingenuità o forse perché spinto da un sesto senso figlio dell'amore più candido vuole credere fino all'ultimo all'innocenza del suo mito. Non si deve scherzare con i sentimenti e il calcio genera emozioni uniche. Meraviglia, dunque, ascoltare un giornalista esperto e navigato come Giancarlo Padovan proferire parole velenose verso i sostenitori della S.S.Lazio in una delle reti sportive più seguite. Il "fattaccio" è avvenuto poche sere fa negli studi Sportitalia: "I Laziali devono sapere che, sventuratamente, tifano per una squadra che è stata coinvolta in tutti i grandi scandali del calcio italiano -ha attaccato Padovan-, c'è sempre la Lazio di mezzo: sarà solo sfortuna? Che devo dirvi, sarà solo fortuna. Ma io ho detto che voglio farmi odiare da loro". Premesso che l'odio è un sentimento nobile, in quanto opposto all'amore e quindi riservato solo a pochi, le parole di Padovan lasciano interdetti soprattutto perchè suonano come un attacco gratuito, inutile e sconclusionato. Parla di sfortuna Padovan e ha ragione, non è possibile trovare altri collegamenti tra i vari scandali: nel 1980 c'erano per caso le stesse persone implicate oggi? No. E allora di cosa parliamo? Ci fossero stati gli stessi soggetti coinvolti, il discorso del giornalista avrebbe avuto un fondamento, ma così non è. Tutto questo veleno, tra l'altro, è stato riversato sui tifosi della Lazio. Un attacco buttato lì, poi, senza aspettare le sentenze dei vari processi: essere indagati non vuol dire essere colpevoli, essere sottoposti a custodia cautelare non vuol dire aver commesso il reato. Si chiama garantismo ed è uno dei fondamenti della nostra Cosituzione. Bene ha fatto Alfredo Pedullà a rispondere, in studio, a Padovan. "Il tifo è una fede, i tifosi stanno soffrendo per una vicenda nella quale mai avrebbero voluto essere coinvolti". Parole sagge, pacate che centrano il punto. Il tifoso è una vittima, va tutelato e coccolato in un momento in cui la tentazione di mandare tutti a quel paese è fortissima. La storia della Lazio poi, sappia Padovan, è uno dei motivi di vanto per tutta quella gente che dopo 112 anni ancora continua a incarnare quell'idea nata dallo spirito puro e sportivo di Luigi Bigiarelli. La S.S. Lazio 1900 è ente morale, insignita di simile onoreficenza, nel 1921, da Benedetto Croce -allora Ministro dell'Istruzione- per l'opera di formazione portata avanti tra i giovani del popolo romano, ma forse questo l'ex direttore di Tuttosport non lo sa. La storia della Lazio è un cammino affascinante, fatto anche di incidenti di percorso come, appunto, gli scandali: peccati per i quali, però, la Lazio ha sempre pagato. I tifosi biancocelesti sono stati forgiati dalle difficoltà, hanno sofferto, ma nonostante tutto ci sono ancora, sempre più forti, sempre più convinti e orgogliosi della loro fede, della loro passione, del loro amore. Amore altro non è che la negazione della morte: morte di un movimento tenuto ancora in vita solo dal sentimento di un popolo da difendere a tutti i costi.

[Teo]

Nella versione italiana di Wikipedia, meglio nota come Wikinerkia, le voci relative a persone che hanno fatto cose importantissime per l'umanità sono spesso di quattro-cinque righe.

Le biografie di questi personaggi, invece, sempre curatissime e dall'aspetto di veri e propri curricula. A vent'anni ha fatto questo, a 21 è entrato al Cazzettino di Rocca Canterano, a 29 è stato vice-aiuto-sotto-pseudo-collaboratore del mensile scandalistico Jacula...

Che gente miserabile.

[Matita]

Non conoscevo questa ulteriore 'chicca' del sig. Padovan......

(laLaziosiamonoi.it)

Padovan attacca i tifosi della Lazio, Pedullà risponde e centra il punto: il tifo è una fede che va difesa ad ogni costo...

La sacralità della fede calcistica è qualcosa di difficilmente comprensibile per gli atei del pallone. Una fede che, come tale, è radicata in buona parte del popolo e porta con sé rituali da esguire con regolarità: lo stadio alla domenica, come una messa rumorosa e colorata. Il calcio è passione pura, genuina, forse una delle poche forme di verità possibili rimaste in un mondo regolato dal dover apparire e dal malaffare. Quando un tifoso è allo stadio o è davanti alla tv, mette da parte ogni questione quotidiana, ogni problema e si lascia andare, concede a se stesso un'ora e mezza di libertà assoluta: si abbandona alle emozioni e allora un abbraccio con uno sconosciuto o un pianto liberatorio diventano le cose più normali del mondo. E' proprio questo lo spettacolo: non c'è giocata di Messi che tenga.  E' puro il tifo ed è una delle poche parti sane rimaste in questo calcio malato, marcio, da rifondare. Non va offeso il fan, va appoggiato e sostenuto, soprattutto in un momento come questo, in un momento in cui cadono gli eroi e lo scoramento avanza inesorabile. Il calcioscommesse è una pagina nera, nerissima ma ancora tutta da scrivere perché le indagini sono in corso e prima di stilare la lista dei colpevoli e degli innocenti ci vorrà del tempo. Quello che ci vuole in questo momento, invece, è buonsenso: una forma di saggezza che dovrebbe portare gli addetti ai lavori a tutelare chi, da questa piaga, viene colpito al cuore. Un cuore spezzato, come quello di un innamorato tradito che, però, forse per ingenuità o forse perché spinto da un sesto senso figlio dell'amore più candido vuole credere fino all'ultimo all'innocenza del suo mito. Non si deve scherzare con i sentimenti e il calcio genera emozioni uniche. Meraviglia, dunque, ascoltare un giornalista esperto e navigato come Giancarlo Padovan proferire parole velenose verso i sostenitori della S.S.Lazio in una delle reti sportive più seguite. Il "fattaccio" è avvenuto poche sere fa negli studi Sportitalia: "I Laziali devono sapere che, sventuratamente, tifano per una squadra che è stata coinvolta in tutti i grandi scandali del calcio italiano -ha attaccato Padovan-, c'è sempre la Lazio di mezzo: sarà solo sfortuna? Che devo dirvi, sarà solo fortuna. Ma io ho detto che voglio farmi odiare da loro". Premesso che l'odio è un sentimento nobile, in quanto opposto all'amore e quindi riservato solo a pochi, le parole di Padovan lasciano interdetti soprattutto perchè suonano come un attacco gratuito, inutile e sconclusionato. Parla di sfortuna Padovan e ha ragione, non è possibile trovare altri collegamenti tra i vari scandali: nel 1980 c'erano per caso le stesse persone implicate oggi? No. E allora di cosa parliamo? Ci fossero stati gli stessi soggetti coinvolti, il discorso del giornalista avrebbe avuto un fondamento, ma così non è. Tutto questo veleno, tra l'altro, è stato riversato sui tifosi della Lazio. Un attacco buttato lì, poi, senza aspettare le sentenze dei vari processi: essere indagati non vuol dire essere colpevoli, essere sottoposti a custodia cautelare non vuol dire aver commesso il reato. Si chiama garantismo ed è uno dei fondamenti della nostra Cosituzione. Bene ha fatto Alfredo Pedullà a rispondere, in studio, a Padovan. "Il tifo è una fede, i tifosi stanno soffrendo per una vicenda nella quale mai avrebbero voluto essere coinvolti". Parole sagge, pacate che centrano il punto. Il tifoso è una vittima, va tutelato e coccolato in un momento in cui la tentazione di mandare tutti a quel paese è fortissima. La storia della Lazio poi, sappia Padovan, è uno dei motivi di vanto per tutta quella gente che dopo 112 anni ancora continua a incarnare quell'idea nata dallo spirito puro e sportivo di Luigi Bigiarelli. La S.S. Lazio 1900 è ente morale, insignita di simile onoreficenza, nel 1921, da Benedetto Croce -allora Ministro dell'Istruzione- per l'opera di formazione portata avanti tra i giovani del popolo romano, ma forse questo l'ex direttore di Tuttosport non lo sa. La storia della Lazio è un cammino affascinante, fatto anche di incidenti di percorso come, appunto, gli scandali: peccati per i quali, però, la Lazio ha sempre pagato. I tifosi biancocelesti sono stati forgiati dalle difficoltà, hanno sofferto, ma nonostante tutto ci sono ancora, sempre più forti, sempre più convinti e orgogliosi della loro fede, della loro passione, del loro amore. Amore altro non è che la negazione della morte: morte di un movimento tenuto ancora in vita solo dal sentimento di un popolo da difendere a tutti i costi.

 


Padovan , l uomo con le briglie come i cavalli.

[Boks XV]

l'articolo di lalaziosiamonoi su Padovan è bello e condivisibile.
è anonimo?

[aquilafelyx]

vocalelli intanto lascia il corriere dello sporco ed al suo posto arriva de paola

[robylele]

Tutto cio' che dicono :

Giancarlo Oddi

quando si arrogano il diritto di rappresentarmi ,


NON A NOME MIO !

CHIVVESENCULA ! GUFI !

No zaradò, Giancarlo no!! 



p.s.: grande Pedullà! Padovan ancora parla di Mancini sopravvalutato come giocatore e come allenatore.. Si tratta di una persona invidiosa, ma sul serio, non é un modo di dire. E quindi da compatire.

[sole e luna]

Tutto cio' che dicono :

Guido De Angelis
Gianluca Tirone
Alessio Buzzanca
Marco Anselmi
Pino Wilson
Mario Facco
Giancarlo Oddi
Roberto Bastanza
Gianluca Lapenna
Michele Plastino

quando si arrogano il diritto di rappresentarmi ,


NON A NOME MIO !

CHIVVESENCULA ! GUFI !

Nessuno si arroga il diritto di rappresentare te, me o qualsiasi altro tifoso Laziale, se non ti piace quello che dicono, sei libero di non ascoltare......metti una radio
dove danno musica, così ti rilassi....ti farebbe bene.

[Fabio70rm]

Che ci sia un problema comunicazione è un dato di fatto.

Da sempre sostengo che l'ambiente media romano è di una pochezza sconcertante.

Gente che non sa declinare i congiuntivi dirige trasmissioni radio/tv o scrive su testate sì nazionali ma ad ampia diffusione locale.

E' inutile nascondersi dietro ad un dito: dire che costoro non hanno influenza è negare la realtà.

A prescindere che molti refrain di contestazione alla società coincidono al 100% con i proclami, le linee editoriali e le scelte di questa gente, è anche vero che di cazzate ne sono state sparate a tonnellate.

Si parte dai trofei della Lazio in vendita nei negozi a Piazza di Spagna fino a (s)parlare delle querelle stadio e alla non difesa di Mauri da parte della società sostenuta da certe persone (come se a difendere Mauri dovesse pensare la Lazio...ma che è un ente giuridico? Casomai la Lazio difende se stessa. E se su Mauri, come in molti pensiamo, non c'è nulla da difendere perchè non ha fatto nulla, cosa dovrebbe fare la Lazio?).

Tacerò le enormi toppe prese da costoro, che enumerarle non si finisce più....

La querelle chinaglia/irr, il monte ingaggi fino a 500mila euro, lo stipendio di Stendardo, i "leoni" Filippini, di canio (volutamente minuscolo per quello che sta dicendo e facendo da quando se ne è andato), la non solidarietà su Sandri, la storia di Valmontone, le cazzate periodiche sullo stadio di proprietà e la città di Siena (volutamente dette in malafede secondo me, perchè se devi parlare di una materia HAI IL DOVERE DI DOCUMENTARTI, specie se fai il giornalista!!!!), i "lazziali caccciati dar gestore", la vergognosa campagna stampa anti lotito fatta dal cortrigoria nell'anno di Ballardini, dove chiunque, pure il salumiere sotto casa, per questa gente era meglio di Lotito, i "meglio in B che con Lotito", gli articoli volutamente denigratori e mascherati da ironie sui "certi Eliseu", il continuo sminuire tutte le vittorie e l'ingigantire delle cose che non vanno....

La misura non è colma, ha tracimato abbondantemente e sta arrivando ai livelli delle gonadi, se non oltre.

Questo da una parte.

Dall'altra assistiamo ad un attacco e ad un trattamentoda parte della società nei confronti della stampa da branco di poveri dementi.

Ora, è vero che molti di costoro se lo meritano.

Però così facendo non se ne esce, e ci si brucia il campo attorno; e ti ritrovi alla situazione attuale, dove la stampa che parla di te è composta o da asfalliti come gli smerdu e asrepubblica, oppure un capodaglio, un plastino, un buzzanca (ah a proposito, aspetto ancora le scuse sulla vergognosa campagna anti ledesma fino al derby del 13/12/06...).

Il De Martino magari vorrebbe cambiare le cose, ma secondo me sbaglia a proporre un dialogo con questa gente.

La società dovrebbe trovare un media nazionale SERIO, che tratti la Lazio imparzialmente ed obiettivamente, e affidarsi nelle comunicazioni solo a loro, lasciando fuori tutto il resto; e aggiungere pian piano, solo coloro che, come radio, tv e giornali, si dimostrino imparziali e seri.

Questi a mio avviso sono gli unici interlocutori vari; questa la strategia, unita alla moderazione su alcuni eccessi che abbiamo visto da parte di Lotito negli anni scorsi, eccessi che però mi sembra siano stati limati considerevolmente da tempo...

[Fabio70rm]

Aggiungo: mi piace il progetto Lazio Style Radio.

Mi auspico che in questo progetto vengano fatti intervenire solo giornalisti che rispondano ai criteri suesposti.

[Matita]

Nessuno si arroga il diritto di rappresentare te, me o qualsiasi altro tifoso Laziale, se non ti piace quello che dicono, sei libero di non ascoltare......metti una radio
dove danno musica, così ti rilassi....ti farebbe bene.

E tu?  Chi ti manda?
Come ti permetti ? Rispondo al topic di ammi , mica giudico gli altri come spendono il loro tempo.Io parlo per me e ascolto chi mi pare. E se diconi frasi con " tutti i laziali"  che non condivido, se permetti mi dissocio.

Il tuo modo di scrivere,  mi ricorda qualcuno che non scrive da un po, e siccome non ricordo di aver avuto a che fare con te in passato,  Quest entrata a gamba tesa mi sembra quanto meno strana.


E comunque io ascolti Lazio Style.Radio. Tutta un altra.musica, grammatica entusiasmo Positività.